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DISTROFIA MUSCOLARE DI DUCHENNE

Nuovo farmaco rallenta la progressione della distrofia muscolare di Duchenne

Parent Project aps, l’associazione di pazienti e genitori di figli con distrofia muscolare di Duchenne e Becker, ha piacere di condividere un aggiornamento fornito oggi dall’azienda Italfarmaco riguardo al programma di sviluppo clinico di Givinostat, inibitore delle istonedeacetilasi (HDAC), per la distrofia muscolare di Duchenne. L’associazione ha contribuito a sostenere questo programma dai suoi inizi ed è lieta di ricevere notizie positive per la comunità di pazienti a questo riguardo.

Il Comitato Indipendente per il Monitoraggio dei Dati (IDMC) ha indicato la continuazione dello studio clinico sulla base dell’analisi ad interim condotta sulle immagini, che ha evidenziato nei pazienti in trattamento con Givinostat una minore infiltrazione di tessuto adiposo nel tessuto muscolare rispetto al gruppo controllato con placebo.
In un aggiornamento correlato allo studio, una rivalutazione in cieco delle dimensioni del campione supporta una riduzione del numero di pazienti che è necessario reclutare nello studio di fase 3. Infine, i dati analizzati di follow-up a lungo termine dello studio di fase 2 per la DMD precedentemente riportato suggeriscono che l’aggiunta di Givinostat al trattamento con gli steroidi ritarda la progressione della patologia rispetto ai dati pubblicati di storia naturale.

Paolo Bettica, Chief Medical Officer di Italfarmaco, ha commentato: «I dati provenienti dall’analisi ad interim del nostro studio clinico di fase 3 e i risultati aggiornati dello studio a lungo termine con Givinostat sono entrambi molto incoraggianti. Attualmente abbiamo reclutato 160 ragazzi nello studio di fase 3, ma con la rivalutazione della dimensione del campione, che ha ridotto il numero di ragazzi nello studio a 169, Italfarmaco potrebbe chiudere il reclutamento già nel luglio 2020 con l’analisi finale dei risultati prevista nel 2022».
Aggiunge Luca Genovese, Presidente di Parent Project aps: «Come associazione siamo davvero orgogliosi di aver contribuito fin dall’inizio a questo percorso promettente, che speriamo continui a portare nel tempo risultati sempre più significativi per l’intera comunità di pazienti. Ci auguriamo che la strada verso la cura risolutiva si arricchisca sempre più di importanti ‘mattoni’ che, come questo, contribuiscano a migliorare le condizioni e la qualità di vita dei nostri ragazzi».

Lo studio clinico EPYDIS di fase 3 è uno studio randomizzato, multicentrico, in doppio cieco, controllato con placebo che valuta l’efficacia e la sicurezza di Givinostat nei pazienti con DMD.
I risultati hanno evidenziato che il cambiamento medio nella frazione di
grasso muscolare nel muscolo vasto laterale dal livello basale fino a 12 mesi di trattamento nei pazienti trattati con Givinostat era inferiore a quello del gruppo trattato con placebo, suggerendo che la progressione della patologia era più lenta nei pazienti trattati con Givinostat.
La rivalutazione delle dimensioni del campione condotta sui dati in cieco ha dimostrato che la variabilità nel cambiamento del test di salita dei quattro gradini (4SC) dopo 18 mesi era molto più piccola di quanto ci si aspettasse inizialmente. Questa riduzione permette a Italfarmaco di ridurre la dimensione del campione dello studio mantenendo al tempo stesso la piena significatività statistica. Sulla base di questa analisi, il numero totale di pazienti da randomizzare nello studio è ora di 169 invece di 242.

Il professor Eugenio Mercuri, Professore di Neurologia Pediatrica presso l’Università Cattolica di Roma, ha commentato questi risultati: «L’analisi ad interim, insieme ai risultati istologici positivi dello studio di fase 2, sono entrambi buoni segnali che suggeriscono il potenziale effetto benefico di Givinostat nei ragazzi con DMD. Non vediamo l’ora di completare a breve termine il reclutamento e rimaniamo fiduciosi che i risultati dell’imaging saranno supportati dai dati funzionali, al fine di confermare la capacità di Givinostat di rallentare la progressione della patologia».
Givinostat è un farmaco sperimentale sviluppato da Italfarmaco in collaborazione con Pier Lorenzo Puri (Sanford Burnham Prebys Medical Research Institute, San Diego, precedentemente Fondazione Santa Lucia, Roma) e il suo team, grazie anche al supporto di realtà come Telethon e Parent Project aps. Attualmente si stanno valutando la sua sicurezza ed efficacia per il trattamento della distrofia muscolare di Duchenne e Becker.
È un farmaco a uso orale che ha ottenuto la designazione di farmaco orfano sia dall’EMA in Europa che dalla FDA negli Stati Uniti. La FDA ha inoltre concesso la designazione Fast Track. Il percorso di sviluppo clinico di questa molecola sperimentale per la DMD è iniziato nel 2013 sulla base dei buoni risultati ottenuti in fase preclinica dal gruppo di ricerca di Pier Lorenzo Puri. Gli studi condotti su topi modello per la distrofia muscolare hanno dimostrato che Givinostat è in grado di determinare, in maniera dose-dipendente, un aumento dell’area muscolare e una riduzione dell’infiammazione e della fibrosi.

Nello studio clinico dell’azienda condotto su ragazzi DMD di età compresa tra i 7 e gli 11 anni non compiuti, è stato osservato che Givinostat rallenta la progressione della patologia, aumenta significativamente la massa muscolare e riduce la quantità di tessuto fibrotico. Il trattamento con Givinostat ha anche ridotto significativamente la necrosi dei tessuti muscolari e la sostituzione con tessuto adiposo, due parametri aggiuntivi relativi alla progressione della patologia (Bettica et al., Neuromuscular Disorder 2016).
La distrofia muscolare di Duchenne colpisce 1 su 5.000 neonati maschi. È la forma più grave delle distrofie muscolari, si manifesta nella prima infanzia e causa una progressiva degenerazione dei muscoli, conducendo, nel corso dell’adolescenza, ad una condizione di disabilità sempre più severa. La distrofia di Becker (BMD) è una variante più lieve, il cui decorso varia però da paziente a paziente.

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